Una regione ferita, quasi immobile, silenziosa, ha reso la nostra escursione quasi un pellegrinaggio, più che alla montagna, questa volta occorre dire grazie a Liborio e alla sua famiglia per l'ospitalità e per la testimonianza di una cultura contadina che è sempre più difficile incontrare.
1 commento:
Leggo tutto il tuo dolore per quello che è successo. E ti capisco. Sei sempre in giro sulle montagne abruzzesi, le tue preferite. Mi sento abruzzese anch’io . Quasi tutte le montagne qui intorno sono abruzzesi, perfino monte Piselli, che sta in Ascoli. Abbiamo avuto una brutta mazzata. A presto Ciao Mauri
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